Artemisia pianta: proprietà e dove comprarla
L’artemisia è una pianta dalle proprietà sedative ed espettoranti e dunque utile per alleviare i sintomi della tosse e di dolori mestruali.
Può essere utilizzata seguendo alcune accortezze ma va evitata in alcune situazioni: le donne in gravidanza o che allattano ed i bambini non devono assumere l’artemisia. Anche chi soffre di ulcera, gastrite o epilessia non deve assumere questa pianta che, come tutti i rimedi fitoterapici, può prevedere effetti indesiderati come vomito, diarrea, nausea e crampi.
Solitamente viene utilizzata nella preparazione del distillato di assenzio e come base aromatica del vermut. In questo articolo scoprirai le origini di questa benefica pianta, le sue proprietà e come puoi usarla per curare alcuni disturbi.
Contenuti dell'articolo
L’artemisia nel corso della storia
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è diffusa nell’area del Mediterraneo.
Veniva usata nell’antica Grecia durante le cerimonie sacrificali come dono agli dei nella speranza di ottenere un buon raccolto. Nella mitologia greca era un simbolo della donna e della fertilità, veniva inoltre associata alla dea Artemide, protettrice delle gestanti e, più in generale delle donne.
Nel corso dei secoli è sempre stata considerata un’erba magica, utile per sviluppare e potenziare gli stati medianici ed i poteri psichici. Per un certo periodo si pensava che l’artemisia avesse proprietà antiepilettiche, per questo motivo veniva chiamata “l’erba scaccia diavolo”. Da questa pianta si ottiene anche l’assenzio, un distillato dalle proprietà allucinogene consumato specialmente dagli artisti bohemien.
Come è fatta l’artemisia
L’artemisia è un erba sempreverde che presenta una spessa radice legnosa dalla quale nascono i fusti di colore rossiccio. Questi fusti tendono a crescere molto ramificandosi verso l’altro raggiungendo anche un’altezza di ben tre metri.
Le foglie dell’artemisia sono verdi e ricordano quelle della felce mentre i fiori sono composti da una moltitudine di piccoli capolini giallo oro. Il profumo dell’artemisia è molto simile a quello dell’assenzio.
Le proprietà benefiche dell’artemisia
Le proprietà che vengono attribuite a questa pianta derivano principalmente all’olio essenziale ed all’estratto acquoso ottenuti proprio dall’artemisia:
- Stimola l’appetito. L’estratto secco in particolare ha un’azione protettiva per il fegato e riesce a stimolare l’appetito in chi ne ha poco
- Allevia la tosse. Utilissimo in questo caso sia la tintura madre che l’infuso
- Allevia i dolori mestruali. Bisogna assumere 30 gocce di tintura madre per 3 volte al giorno dieci giorni circa prima dell’arrivo del ciclo
- Rilassa. Perfetta per distendere il sistema nervoso se assunta come decotto o infuso
- Allevia il dolore da contratture muscolari. Bisogna frizionare l’olio sulla parte dolente
- Facilita la digestione. Non per niente dall’artemisia derivano gli estratti utilizzati nella preparazione dei liquori digestivi
- Regolarizza il ciclo mestruale. Assunta nel corso del tempo, l’artemisia ha un’azione antispasmodica ed un effetto emmenagogo
Artemisia: come assumere bene questa pianta
Solitamente in fitoterapia vengono utilizzate soprattutto le foglie di artemisia insieme alla radice ed alle sommità fiorite:
- Decotto. Bisogna lasciare in infusione circa 20 grammi di foglie essiccate per 15 minuti in un litro abbondante d’acqua. E’ consigliabile bere 2 o 3 tazze del decotto al’interno della giornata
- Infuso. Per prepararlo servono 10 grammi di artemisia ed una tazza d’acqua bollente nella quale versare la pianta. Bisogna poi coprire e lasciare in infusione circa 10 minuti, dopo l’infuso può essere filtrato e bevuto. Consigliate due tazze al giorno
- Tintura madre. Solitamente vengono assunte dalle 30 alle 50 gocce 2 o 3 volte al giorno lontano dai pasti
- Olio essenziale di artemisia per uso esterno. Ottimo anche come repellente per gli insetti, la posologia in questo caso prevede 30% di olio essenziale e 70% di olio vegetale.