Cogeneratore domestico: i vantaggi della microcogenerazione
Vi è capitato di sentir parlare di microcogenerazione domestica ma avete ancora dei dubbi? Non l’avete mai sentita prima e siete curiosi di scoprire cosa sia? Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su questo innovativo modo di produrre energia!
La microcogenerazione domestica o residenziale prevede la produzione combinata, di calore ed elettricità al tempo stesso, attraverso un impianto di ridotte dimensioni.
Perché calore ed elettricità congiuntamente? Per il motivo che quando in una centrale si genera energia elettrica, contemporaneamente si viene a generare anche del calore che resta inutilizzato. I microcogeneratori non fanno altro che recuperare questo calore, rendendolo utilizzabile.
L’idea alla base di questa innovazione è di produrre autonomamente per sé tutto, o parte, del fabbisogno energetico anche grazie all’alta efficienza che la microcogenerazione riesce a raggiungere, in opposizione alle classiche centrali elettriche a combustibile fossile che raggiungono mediamente solo il 35% di efficienza.
A tale scopo si utilizzano dei microcogeneratori di pochi kW e le tecnologie più diffuse sono tre: il motore Stirling, le celle a combustibile e la microcogenerazione solare.
In linea generale, comunque, i vantaggi di questa innovazione sono molteplici tra cui il risparmio economico, un rischio inferiore di black out e di sovraccarico per le reti ad alta tensione, riduzione di emissioni inquinanti e CO2 in atmosfera ed il venir meno della trasmissione a distanza tra il luogo di produzione ed il luogo di consumo dell’energia, comporta una notevole riduzione di perdita di elettricità. Tra i contro, invece, è possibile annoverare dei costi elevati di investimento ed i costi per la manutenzione dell’impianto.
Analizziamo adesso le tre tecnologie più utilizzate.
Il motore Stirling
Il funzionamento dei microcogeneratori con motore Stirling è semplice e davvero molto efficiente. Questo motore è in grado di trasformare la differenza di temperatura in energia meccanica che viene trasformata in corrente elettrica alternata per mezzo di un alternatore. Riescono a produrre dai 2 ai 10 kWh termici per 1 kWh di elettricità generata e questa quantità di calore è generalmente sufficiente per soddisfare il fabbisogno di calore di una famiglia media. Per quanto riguarda la stagione calda, in cui c’è meno utilizzo di calore, alcuni modelli Stirling si accendono e si spengono in base alla necessità.
Questa tipologia viene spesso scelta per il fatto di essere silenziosa, di non necessitare di particolare e frequente manutenzione e per la capacità di lavorare anche 24 ore su 24 senza generare problemi.
Le celle a combustibile
Le celle a combustibile generano elettricità e calore per messo di un processo elettrochimico che trasforma il combustibile in elettricità. Il grande punto a favore di questa tecnologia è che la sua efficienza può raggiungere l’85% garantendo, nel lungo periodo, un risparmio davvero notevole anche tenendo conto le spese, non irrisorie, dell’installazione.
Questa corrente continua prodotta dalle celle necessita di un inverter per poter essere utilizzata dagli apparecchi domestici, in grado di trasformarla in corrente alternata.
La microcogenerazione solare
In questo caso elettricità e calore vengono prodotti proprio a partire dal sole. Il modo per realizzare un impianto di microcogenrazione solare prevede l’impiego di pannelli solari ibridi fotovoltaico termici o di sistemi a concentrazione fotovoltaico-termici.
Il calore che si viene a creare può essere utilizzato per fornire acqua calda alle abitazioni, riducendo notevolmente i costi in bolletta.