C’è risparmio energetico con l’ora legale?
Ogni anno, due volte l’anno per l’esattezza, si ripete sempre la stessa storia: in primavera, c’è il ritorno all’ora legale Invece, in autunno, si adotta nuovamente l’orario solare. Portare avanti la lancetta di un’ora o portarla indietro? Si dorme un’ora di più o di meno? Tutte domande che ogni volta si ripropongono con lo stesso carico di disagio per un cambiamento di cui, quotidianamente, non sentiamo l’esigenza. Quali sono allora le origini e le ragioni di tale sistema? E, soprattutto, produce davvero un reale risparmio energetico? Ecco cosa c’è da sapere.
L’origine del cambio di ora
Uno dei tanti che hanno ragionato sul passaggio dall’Ora legale a Ora solare è stato il noto Benjamin Franklin che ipotizzò che tale sistema permettesse un reale risparmio energetico nel consumo di oli e candele per l’illuminazione delle strade degli Stati Uniti dell’epoca. Da quelle teorie passò parecchio tempo prima di trovare una reale applicazione; fu nel 1916, nel corso della Prima Guerra Mondiale, che si decise di spostare in avanti di un’ora, in estate, le lancette dell’orologio. Sempre nello stesso anno tale novità fu sperimentata anche in Italia. Dopo successive abolizioni e ripristini nel nostro Paese questa consuetudine è attiva dal 1996, quando è stato anche fissato il calendario del passaggio da Ora legale a Ora solare.
Gli italiani sono però divisi su questa convenzione; c’è chi si ritiene favorevole e chi, ovviamente, non condivide tale posizione. Proviamo quindi ad analizzare la questione e a comprendere le ragioni dell’una e dell’altra testi.
Ora legale e Ora solare: cosa c’è da sapere
Un’analisi reale della questione del passaggio dall’Ora legale a Ora solare deve tenere in considerazione diversi elementi che, complice anche l’abitudine ormai radicata da diversi decenni, provoca dei vantaggi e degli svantaggi. Gli aspetti utili di questo sistema, studi e rilevazioni alla mano, sono di una riduzione dei costi della bolletta dell’energia elettrica e una relativa riduzione della produzione di anidride carbonica, con un beneficio anche in termini ambientali. Anche a livello biologico alcuni test sembrano dimostrare come l’organismo reagisca meglio ad avere orari (e quindi abitudini) più coerenti con la presenza della luce naturale.
Allo stesso tempo, altri autorevoli studi e dati, dimostrano l’esatto contrario, ovvero che i consumi aumentano, complice anche l’enorme successo di elettrodomestici che, stando attivi per più tempo, consumerebbero di più. Sono inoltre presenti importanti disturbi sul sonno, sulla fatica e sullo svolgimento regolare delle normali attività quotidiane, conseguenza proprio del cambio da Ora legale a Ora solare.
Conclusione
La questione è molto dibattuta e la conclusione è che non c’è una risposta univoca, valida per tutti i Paesi e tutte le realtà. Il sistema del passaggio dall’Ora legale a Ora solare ha le sue valide ragioni e i suoi evidenti vantaggi, ma allo stesso tempo questi devono essere inquadrati in un contesto energetico nuovo, come quello attuale.
Sono diversi i fattori da tenere in considerazioni, così come le abitudini sociali dei singoli Paesi, in quanto non tutte a tutte le ore del giorno corrisponde lo stesso consumo energetico. Potenzialmente il sistema dell’ora solare e dell’ora legale può ottenere un risparmio energetico, ma è un dato da monitorare costantemente per ottenere dei benefici reali.