Spatifillo: proprietà e coltivazione della pianta anti smog
Lo spatifillo è forse una delle piante da appartamento più diffuse nelle case degli italiani. Questo perché non soltanto particolarmente bella, ma anche molto semplice da curare e con una lunga aspettativa di vita.
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Spatifillo proprietà e caratteristiche
Questa pianta è molto diffusa in Malesia ed in molte zone dell’America del Sud. Essa appartiene alla ricca famiglia delle araceae ed al giorno d’oggi se ne conoscono più di 30 diverse varietà; una di questa, la Mauna Loa, ha la capacità di raggiungere altezze di tutto rispetto (mediamente a crescita completata infatti misura circa un metro).
Le sue foglie raggiungono facilmente la trentina di centimetri di lunghezza, si caratterizzano per il colore tendente al verde brillante, per i bordi parecchio ondulati e per le grosse nervature che le percorrono. I fiori invece hanno in genere delle dimensioni medio-piccole e si compongono di un piccolo agglomerato color crema avvolto da un’infiorescenza solitamente bianco pallido.
Una curiosità: pur non appartenendo nemmeno lontanamente alla famiglia in questione, inglesi ed americani sono soliti identificare questa pianta con il giglio ed indicarla addirittura con l’appellativo di giglio della pace.
Spatifillo cura
Lo spatifillo vive bene nelle zone ombreggiate: il sole intenso delle afose giornate estive infatti potrebbe danneggiare le foglie. Nei periodi più freddi però, dato che la pianta è da questo punto di vista un po’ delicata, è meglio esporre lo spatifillo alla luce del sole.
Per quanto riguarda le temperature invece ricordiamoci che si tratta di una pianta tropicale e che quindi dovrebbe vivere in un ambiente in cui ci sia un leggero tepore (20°/27° sarebbe l’ideale). Si raccomanda poi di annaffiarla spesso ed abbondantemente durante tutto l’anno e di nebulizzare di tanto in tanto le foglie.
Lo spatifillo necessita di una certa umidità (magari potete ricreare l’ambiente naturale mettendo nel sottovaso qualche pezzetto di argilla espansa), di terreni abbastanza morbidi e ricchi di humus con una composizione appena tendente all’acido.
Buona norma durante il periodo estivo è concimare spesso lo spatifillo utilizzando piccolissime quantità di potassio, oppure di azoto o di fosforo (ancora meglio se riuscite a trovare un prodotto che contenga tutte queste sostanze).
Per poter moltiplicare la pianta è necessario dividere i cespi. Ricordatevi che la fioritura della stessa avviene soltanto nel periodo di tempo compreso tra marzo e settembre.
Curiosità e malattie
Lo spatifillo è spesso facile preda della cocciniglia, ma niente paura: per debellarla vi basterà utilizzare del cotone intriso di alcool o, nei casi più gravi, di un olio minerale arricchito da insetticida.
Non è raro poi che la pianta sia soggetta all’attacco di funghi: vi basterà asportare le parti lese dello spatifillo, purificare il terriccio in cui dimora e stare attenti al livello di acidità dello stesso: propendete sempre per un pH neutro.
Le foglie gialle invece sono dovute alla presenza di acari e vanno trattate con prodotti chimici specifici.
Piccola curiosità: sapevate che lo spatifillo è una pianta antismog? Essa assorbe infatti tutte le sostanze nocive presenti nell’ambiente senza rilasciarle poi nell’atmosfera e, strano ma vero, non viene per niente danneggiata da questa particolare abitudine.