Deumidificatore fai da te: i rimedi naturali per combattere l’umidità
In molte abitazioni, specie nei periodi più freddi o nelle stagioni più piovose dell’anno, possono insorgere problemi di umidità. Le mura domestiche possono presentare antiestetiche e poco salubri muffe o essere farinose e umide al tatto. Questo avviene sopratutto in mancanza di un adeguato cappotto termico che avrebbe impedito all’umidità formatisi esternamente di passare all’interno.
Per questo motivo è importante prendere degli accorgimenti che impediscano la formazione di muffe. Se questi non dovessero bastare sarà necessario deumidificare l’ambiente interno con un deumidificatore elettrico. Chi non ha intenzione di acquistare un elettrodomestico, che inevitabilmente aumenterà i costi in bolletta, esistono ottimi rimedi naturali, molto efficaci. In questa guida scopriamo insieme piccoli e pratici accorgimenti che renderanno migliore la qualità dell’aria per avere di conseguenza stanze più asciutte e più sane.
Contenuti dell'articolo
Deumidificatori naturali fai da te
Sono semplici da realizzare, assolutamente economici e servono al nostro scopo: sono i deumidificatori fai da te a base di sale grosso. Si possono costruire con materiali di scarto come la plastica, dando vita ad un riciclo creativo e utile. Il deumidificatore naturale può essere realizzato con bottiglie o contenitori in plastica ed anche con lo scolapasta. Il sale grosso è un potente alleato nel contrastare l’umidità, perché riesce ad assorbirla molto bene e ad eliminarla dalle stanze. E’ un sistema poco costoso che ci permette di sostituire il sale all’interno del contenitore quando diventa umido, farlo asciugare e impiegarlo nuovamente nel deumidificatore home-made.
Deumidificatore con bottiglia di plastica
Per realizzare questo deumifificatore fai da te è sufficiente tagliare in due parti una bottiglia in plastica e poi asciugarla molto bene. Il fondo della bottiglia sarà la base nella quale inserire la parte superiore capovolta, con il tappo ben chiuso. Prima è necessario fare cinque piccoli fori nel tappo, in modo che eventuali goccioline d’acqua possano uscire se il sale si scioglie. Proprio nella parte rovesciata ad imbuto, posizionata nella sottostante, andrà inserito il sale grosso.
Deumidificatore con contenitore di plastica
In alternativa è possibile utilizzare una vaschetta di plastica con coperchio. Vanno benissimo quelle per alimenti, che solitamente si buttano via una volta svuotate. Si buca il coperchio con cinque forellini e poi si chiude la vaschetta. Il sale grosso viene inserito in un sacchetto di cotone o di organza che va chiuso e poi appoggiato sul coperchio. L’acqua assorbita dal sale verrà rilasciata all’interno del contenitore.
Deumidificatore con scolapasta
Una soluzione alternativa per realizzare il deumidificatore fai da te, può essere quella che sfrutta l’utilizzo di uno scolapasta. Si tratta di un’altra idea economica e semplice. Serve una ciotola abbastanza capiente nella quale inserire lo scolapasta che verrà poi coperto con un canovaccio leggero, preferibilmente in organza o cotone. Il deumidificatore è pronto, basta versarvi sopra la quantità di sale grosso necessaria in base alla grandezza della stanza. Si può anche decidere di versare il sale in un sacchetto chiuso da sistemare sullo scolapasta.
Deumidificatore con sacchetto di organza
Si può creare un pratico deumidificatore artigianale utilizzando un semplice sacchetto di organza, del sale grosso e una vaschetta di plastica munita di coperchio. Il sale grosso assorbe l’umidità e grazie alle sue caratteristiche igroscopiche cattura quella in eccesso per poi rilasciarla sotto forma di acqua. Il coperchio va forato ed appoggiato sul contenitore mentre il sale chiuso nel sacchetto di organza va sistemato sul coperchio, in modo che le goccioline d’acqua scivolino all’interno della vaschetta. Cento grammi di sale servono per togliere l’umidità da un ambiente di 4 metri per 4.
Deumidificare con l’aceto di vino bianco
Un altro prodotto naturale, antibatterico ed ecologico è l’aceto di vino bianco. E’ ottimo per detergere diversi ambienti e garantire la massima igiene. E’ l’ideale per rimuovere le macchie di umidità e di muffa perché i suoi acidi naturali ne contrastano la diffusione. Si può utilizzare sulle pareti ma anche all’interno di cassetti, negli armadi e sui vestiti. L’odore è certamente migliore di quello tipico delle muffe. Si prepara una soluzione da nebulizzare a base di aceto, 125 ml e di acqua, 60 ml. Dopo aver agitato il flacone si può spruzzare dove serve e si consiglia di ripetere il trattamento almeno una volta alla settimana.
Deumidificatore fai da te con il riso
Anche il riso ha proprietà assorbenti e può rappresentare un ottimo deumidificatore naturale, da posizionare in quelle parti di casa dove insorge il problema di umidità e compaiono antiestetiche muffe. Bisogna mettere 100 gr di riso all’interno di una garza, magari chiusa da fiocchi colorati e sistemarla dove serve. Se ne possono preparare diverse, a seconda di quanto è grande il posto da deumidificare. Ogni due settimane è meglio provvedere alla sostituzione del riso. Questo sistema è perfetto se si vuole far asciugare quei posti chiusi, come cassetti, armadi e letti contenitori, che rimangono poco aperti, dove di conseguenza l’aria all’interno tende a non circolare come dovrebbe.
Deumidificatori per la cantina
E’ possibile anche dare vita ad un progetto casalingo più strutturato, sempre con un sistema di deumidificazione naturale fai da te, per contrastare il problema dell’umidità nel locale cantina. In questo caso viene utilizzato il cloruro di calcio bi-idrato al posto del sale grosso, perché più performante e più adatto allo scopo, vista l’umidità maggiore da eliminare. A questo si aggiungono contenitori in plastica, tubi metallici, collant, che permettono di dar vita ad un efficace e più potente deumidificatore naturale. Nel caso di intervento per la rimozione della muffa, è utile applicare della pittura termica, per prevenire una nuova comparsa sulle pareti.
Lampada di sale dell’Himalaya
Oltre alle soluzioni fai da te che abbiamo visto, è possibile combattere l’umidità casalinga con la lampada di sale, che ha la proprietà di assorbire l’umidità presente nell’aria grazie al sale dell’Himalaya di cui sono composte. In genere queste lampade sono a forma di piramide, di varie dimensioni ed emettono una luce arancione. L’unica accortezza è quella di non posizionarle direttamente sul piano in legno dei mobili perché potrebbe danneggiarlo ma solitamente sono vendute già con una base.
Accorgimenti anti umidità
Per contrastare il diffondersi dell’umidità tra le pareti domestiche è possibile seguire alcune quotidiane abitudini che limitano il proliferare di zone umide e muffe negli angoli dei muri. Soprattutto in cucina e bagno, ambienti più soggetti di altri all’umidità, è buona norma arieggiare di frequente. Anche nelle altre stanze è utile aprire le finestre almeno una volta al giorno per alcuni minuti. Aprire le finestre è quindi la prima buona abitudine da adottare. Nelle giornate più asciutte e soleggiate è consigliabile prolungare l’apertura, a meno che le temperature non siano estremamente basse.
Inoltre è bene accendere la cappa mentre si cucina per ridurre il vapore presente in casa o azionare una ventola in bagno appena terminata la doccia.
Capita spesso in inverno di asciugare i panni in casa mentre fuori ci sono condizioni meteo avverse e non si può arieggiare la casa come servirebbe. In questa situazione tutta l’umidità dei vestiti bagnati si riversa nell’ambiente. Una soluzione semplice ma poco diffusa è quella di aiutare l’asciugatura dei vestiti con un ventilatore. Anche l’innaffiatura eccessiva delle piante domestiche può creare problemi di umidità, perciò è consigliabile bagnarle con parsimonia, evitando che l’acqua ristagni per giorni nel sottovaso.