Riscaldamento a biomassa
Per ricavare energia da anni si cercano soluzioni sempre più efficaci che allo stesso tempo non abbiano un impatto negativo sull’ambiente. In questo senso una prospettiva molto interessante è quello dell’utilizzo della biomassa per ricavare energia.
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Cos’è la biomassa
Quando si parla di biomassa ci si riferisce a degli organismi (vegetali o animali) presenti in un’ambiente (di mare o di terra) che, tramite alcuni procedimenti, possono essere modificati per ricavare energia (termica, elettrica o dei combustibili). Gli organismi che compongono la biomassa possono derivane da residui di attività forestali o agricole, alghe marine, reflui urbani organici, scarti delle industrie forestali, liquidi reflui degli allevamenti, legna da ardere o da alcune piante coltivate specificatamente per questo scopo.
Come si forma la biomassa
Tutta la vegetazione che ricopre un determinato suolo è un vero e proprio giacimento di energia solare, attivata dal sole stesso tramite i noti processi di fotosintesi. Tramite i vari processi molecolari e chimici si crea una notevole quantità di energia, corrispondente a circa dieci volte il fabbisogno di energia annuale a livello mondiale.
Per trasformarla in energia elettrica sono impiegate diverse tecnologie, tra cui quella di gassificazione, pirolisi, combustione, digestione aerobica e anaerobica e cofiring.
Biocombustibili e teleriscaldamento
Tutte queste diverse tecnologie, nelle loro peculiarità, vengono impiegate per i biocombustibili e il teleriscaldamento.
I biocombustibili (come il biodiesel o il bioetanolo) sono utilizzati per alimentare stufe a biomassa o camini a bioetanolo. Hanno un potere energetico elevato e, essendo sintetizzati dagli zuccheri o dai carboidrati hanno un impatto a livello di inquinamento minore sull’ambiente, in quanto rilasciano meno anidride carbonica.
Il teleriscaldamento è una particolare centrale che produce calore che viene poi distribuito tramite una rete. Per quel che riguarda l’Italia queste reti sono l’aspetto più oneroso del sistema e si preferisce distribuire calore tramite acqua calda o surriscaldata.
Limiti delle biomasse
Sono presenti anche dei limiti e delle notevoli problematiche nel settore delle biomasse. Il problema principale è relativo all’ottenimento delle biomasse e ai costi per ottenere energia.
Per ottenere un numero significativo di biomasse sono necessari sia grandi terreni, ma anche notevoli quantità d’acqua, con tutte le conseguenze a livello di costo che questo rappresenta. I costi sono inoltre notevoli anche dal punto di vista dell’inquinamento: essendo fonti fossili, le biomasse generano molta anidride carbonica.
Infine bisogna considerare anche l’aspetto naturalistico: in alcune parti del mondo è in corso un enorme disboscamento, proprio per ottenere coltivazioni e impianti di biomasse. Considerate tutte le problematicità qui esposte, l’interrogativo se valga davvero la pena danneggiare ecosistemi per perseguire questo tipo di investimento e ricerca, appare più che legittimo.